Castellammare di Stabia è un comune della provincia di Napoli.
Le origini di Castellammare di Stabia si perdono nella notte dei tempi e sono ancora incerte, anche se alcuni ritrovamenti documentano che la zona era già abitata a partire dall'VIII secolo a.C.
Venne conquistata da Roma nel 340 a.C. e fu durante questo periodo che la città ebbe il suo massimo splendore.
Le fonti furono scoperte in epoca romana, e di esse ci parlano per primi Plinio il Vecchio, nella sua "Naturalis Historia", e Lucio Columella, famoso agronomo di origine spagnola, nel suo "De re restuca".
Definita Metropoli delle acque per il suo patrimonio idrologico costituito da ben 28 tipi di acque minerali differenti, divise in solforose, bicarbonato calciche e medio minerali, il termalismo ha rappresentato per Castellammare di Stabia fin dal metà del 1800 un tassello importante sia per l'economia che per il turismo.
La città dispone di due stabilimenti termali, uno nel centro antico e l'altro nella zona collinare dove è anche possibile effettuare alcune cure.
Alcune acque come l'acqua della Madonna e l'acqua Acetosella, tra le più note e già apprezzate da Plinio il Vecchio che le consigliava ai sofferenti di calcolosi, vengono imbottigliate e vendute.
Inaugurate nel 1836, la storia delle Antiche Terme di Castellammare di Stabia inizia 9 anni prima, quando nel 1827, su progetto dell'architetto Catello Troiano, iniziano i lavori per la costruzione.
Le terme ricoprono immediatamente un ruolo fondamentale non solo per i cittadini, ma anche per i turisti, che soprattutto d'estate affollavano la città per le cure presso il complesso termale, che anno dopo anno si andava ampliando con nuove padiglioni e piscine riservati a molteplici cure del corpo.
È del 1893 l'apertura del padiglione Moresco ad opera dell'architetto Cosenza.
Il 26 febbraio 1956 iniziò la demolizione dell'antica struttura per la costruzione di quella che esiste ancora tutt'oggi.
Verso la fine degli anni ottanta il complesso termale entra in crisi a causa della chiusura di buona parte dei servizi offerti, in quanto spostati al nuovo complesso.
Oggi le Antiche Terme sono aperte poche ore al giorno solo per permettere la raccolta dei vari tipi di acqua, mentre nel periodo estivo si tengono alcune manifestazioni culturali.
Le Nuove Terme, situate sulla collina denominata del Solaro, nei pressi della frazione di Scanzano, sono state inaugurate il 26 luglio 1964 e si estendono su una superficie di oltre 100 mila metri quadrati.
Questo complesso è composto da due settori: l'edificio dedicato alle cure terapeutiche e il parco per le cure idropiniche.
Nell'edificio per le cure si praticano fisioterapia, medicina iperbarica, massaggi, fanghi, inalazioni con l'ausilio delle acque solfuree, riabilitazione, cure dermatologiche, cure estetiche e cure ginecologiche.
Il parco idropinico invece permette di bere il tipo di acqua consigliata per la cura di specifiche patologie, passeggiando nel parco.
Oltre alla sala dove sono presenti la maggior parte delle acque stabiesi, il parco, finemente curato e aperto solo durante il periodo estivo, offre una ricca programmazione, sia al mattino, sia la sera, di concerti, cinema all'aperto, mostre e congressi.